«Sul Documento di finanza pubblica è prematuro formulare un giudizio complessivo, soprattutto definitivo. Questo per diverse ragioni: alcune delle misure della legge di Bilancio devono ancora trovare attuazione e produrre i loro effetti. E poi ci sono gli scenari internazionali che continuano a caratterizzarsi per la forte incertezza».
Lo ha detto Luigi Ulgiati, vicesegretario vicario della Ugl, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Documento di finanza pubblica 2025.
«Gli indicatori macroeconomici inseriti nel Dfp sono positivi», ma il quadro «potrebbe deteriorarsi in maniera molto rapida in caso di peggioramento del contesto internazionale», ha aggiunto Ulgiati.

«Bene approccio prudente, serve coinvolgimento parti sociali»
«L’Italia deve rispondere con determinazione e responsabilità, senza cedere all’immobilismo. L’Ugl accoglie con favore l’approccio prudente e concreto del governo. Apprezziamo l’attenzione al sistema produttivo, sanità e istruzione. Particolare rilievo assume il tema dell’energia: si deve perseguire l’indipendenza energetica, valorizzare tutte le fonti disponibili, investendo sulle energie rinnovabili, accelerando il ricorso al nucleare di nuova generazione. Prioritario proseguire con il taglio del cuneo fiscale e la valorizzazione della contrattazione collettiva. Serve un piano investimenti in sanità, scuola e Pa. Occorre colmare i divari generazionali, di genere e geografici, rafforzando il welfare familiare e aziendale, le politiche abitative e i servizi alla persona. Solo attraverso il coinvolgimento delle parti sociali potremo affrontare con efficacia le sfide economiche, sociali e geopolitiche che ci attendono», ha dichiarato Luigi Ulgiati, vice segretario generale vicario Ugl.
«A tal fine, è necessario valorizzare tutte le fonti disponibili, investendo con decisione sulle energie rinnovabili, accelerando il ricorso al nucleare di nuova generazione, e promuovendo l’innovazione tecnologica».

«Italia abbia ruolo centrale in scenario internazionale»
«In questo clima di profonda incertezza l’Italia è chiamata ad avere un ruolo centrale in Europa e nelle relazioni internazionali».
A dirlo è il vicesegretario generale vicario Ugl Luigi Ulgiati durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Documento di finanza pubblica 2025. «Di fronte alle strategie commerciali degli Stati Uniti l’Unione europea è chiamata a ripensarsi profondamente sulla governance, sugli investimenti per difesa e sicurezza, sulle alleanze strategiche, sulla transizione digitale e ambientale: c’è un profondo stato di incertezza che può ripercuotersi pesantemente sulle famiglie e sul sistema produttivo».
«Il quadro potrebbe deteriorarsi in caso di peggioramento del contesto internazionale e in questo senso occorre che l’Italia convinca la Banca centrale europea a non interrompere la riduzione del costo del denaro: serve inoltre un’interlocuzione con la Commissione europea per ridurre le condizioni del patto di stabilità, che devono valorizzare soprattutto gli investimenti produttivi».

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