«Anche quest’anno i venti delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente e il pericolo del propagarsi dei conflitti con nefaste prospettive per il già precario equilibrio mondiale, hanno distolto l’attenzione sui gravi problemi italiani e tra di essi quelli della disabilità. Certo le politiche governative e in particolare la preziosa opera del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno acceso una luce, sia pure tenue, per una radicale razionalizzazione di un pianeta, quello della disabilità, caratterizzato finora da una grande confusione generata da norme disomogenee affastellatesi nel tempo in una sorta di gigantesco Moloch che ha sicuramente aggravato la condizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
Lo dichiara il responsabile nazionale dell’Ufficio Politiche per la Disabilità UGL, Giovanni Scacciavillani, in occasione della Giornata mondiale delle Persone con Disabilità (3 dicembre).
«Un immenso agglomerato di leggi e norme varie con inutili e dannose procedure burocratiche che molto spesso si sovrappongono producendo confusione amministrativa e farraginosità nei processi decisionali, generano malaffare e si traducono molto spesso in contenzioso amministrativo e giudiziario con i tempi biblici che tali procedure hanno.
Una giungla fitta nella quale i cittadini e soprattutto i più deboli si perdono e vengono irrimediabilmente stressati e danneggiati anche economicamente. Le nuove norme sicuramente contribuiranno a mettere un po’ di ordine in questo grande marasma. La legge 22 dicembre 2021, n.227 “Delega al governo in materia di disabilità” e i recenti decreti attuativi sono un passo importante per la razionalizzazione del “sistema disabilità”».
«Nella nuova normativa però manca il riferimento all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità che prenda in considerazione anche il lavoro già portato avanti negli ultimi anni dall’Osservatorio Nazionale Disabilità, nato proprio dall’emanazione della legge 18/2009 di riconoscimento dei principi della Convenzione ONU. La speranza è che al più presto si intervenga per colmare tale grave lacuna. In ogni caso bisogna stare attenti perché le nuove norme prefigurano scenari con possibili diritti e, se non ci sono adeguati finanziamenti per la loro reale fruizione, si potrebbe alimentare uno stato confusionale in cui i diritti non sono veri “diritti” ma mere “aspettative”, aumentando così disagio e frustrazione che porterebbero sicuramente ad aggravare le condizioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie».
«Come Ugl noi faremo di tutto perché ciò non accada. Ci batteremo affinché si possa dare concretezza alle nuove normative e possano realizzarsi le indicazioni fatte dall’Osservatorio Nazionale Disabilità, oggetto già di precedenti “Programmi di azione biennali”, che, nel campo del lavoro, e in particolare con l’”Osservatorio aziendale per i lavoratori con disabilità”, possono sicuramente creare le condizioni ideali per l’inclusione lavorativa dei lavoratori con disabilità», conclude Scacciavillani.

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