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CESE: IL CONSIGLIERE ULGIATI ALLA PLENARIA DI DICEMBRE – Nelle giornate del 4 e 5 Dicembre si è svolta a Bruxelles la 592^ sessione Plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) a cui ha partecipato il Consigliere Ulgiati. All’ordine del giorno dibattiti molto interessanti sulla priorità della prossima Presidenza del Consiglio Europeo con la presentazione del nuovo Presidente António Costa, sulla democrazia in Africa, sulla Giornata internazionale delle persone con disabilità, ed inoltre sull’edilizia abitativa. Di grande attualità anche i Pareri adottati, tra cui quello relativo alla carenza di manodopera e di competenze nei settori dei trasporti, dell’energia, delle infrastrutture e delle tecnologie digitali (TEN/836). L’Europa, con l’invecchiamento della popolazione ed il calo dei tassi di natalità, si trova ad affrontare cambiamenti demografici che stanno portando ad una consistente riduzione dell’offerta di manodopera, con una tendenza negativa che proseguirà nei prossimi anni. Le evoluzioni tecnologiche richiedono infatti competenze nuove e specializzate, particolarmente nei settori delle tecnologie verdi e della digitalizzazione, ma molte imprese incontrano difficoltà nel fornire corsi interni di formazione e sviluppo professionale. Si registrano dunque, in diversi settori squilibri tra la domanda e l’offerta di competenze, oltre a carenze di manodopera, che evidenziano l’importanza di cooperare con le Parti Sociali, al fine di migliorare le condizioni lavorative e rendere i posti di lavoro più attraenti. Al riguardo, gli Stati membri svolgono un ruolo fondamentale nel garantire politiche adeguate in materia di istruzione di base e mercato del lavoro, nonché nel finanziare ed incentivare la partecipazione alla formazione. “Per affrontare in maniera efficace le carenze di manodopera e di competenze, garantendo anche una transizione giusta – ha dichiarato Ulgiati – occorre un’azione più ambiziosa e globale, non solo a livello dell’Unione Europea ma anche degli Stati membri, che sappia incentivare il dialogo sociale, rafforzare la partecipazione delle Parti Sociali e potenziare la contrattazione collettiva, anche allo scopo di eliminare il lavoro precario ed i tirocini non retribuiti e promuovere al contempo posti lavorativi di qualità”.
UE-MERCOSUR, FIRMATO L’ACCORDO COMMERCIALE – Dopo 25 anni di lunghi e complessi negoziati il 6 Dicembre è stato firmato l’accordo di libero scambio tra i 27 Stati dell’Unione Europea ed i 4 Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), su forte impulso della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che ha definito il traguardo raggiunto “la più grande partnership commerciale e di investimento che il mondo abbia mai visto”. La storica firma, che apre alla possibilità di creare un mercato di 700 milioni di persone, tuttavia, ha scatenato un dibattito molto duro, destinato a durare a lungo, suscitando anche forti perplessità in merito alla conduzione, a porte chiuse, senza trasparenza e partecipazione sociale, dei negoziati stessi. L’intesa conseguita prevede la cancellazione progressiva del 92% delle tariffe per le importazioni dal Mercosur e del 91% per le esportazioni europee, consentendo all’Unione Europea di esportare con più facilità nel continente andino automobili, macchinari, tessuti, cioccolato, vino, liquori, e di importare a buon prezzo soprattutto prodotti agricoli ed ittici, carne bovina e pollame. L’accordo, considerato molto vantaggioso per l’industria automobilistica e dei macchinari, è invece particolarmente osteggiato dal comparto agricolo europeo che denuncia la mancanza di clausole reciproche in grado di tutelare i produttori e le merci del Vecchio Continente. Il patto sottoscritto rischia, dunque, di rimanere sulla carta tra veti ed interessi divergenti.
EN:
EESC: COUNCILLOR ULGIATI AT THE DECEMBER PLENARY – On the 4th and on the 5th of December, the 592nd Plenary Session of the European Economic and Social Committee (EESC) took place in Brussels, with the participation of Councillor Ulgiati. On the agenda were very interesting debates on the priorities of the next Presidency of the European Council with the presentation of the new President António Costa, on democracy in Africa, on the International Day of Persons with Disabilities, and also on housing. The Opinions adopted were also highly topical, including the one on the shortage of manpower and skills in the fields of transport, energy, infrastructure and digital technologies (TEN/836). Europe, with an ageing population and falling birth rates, is facing demographic changes that are leading to a significant reduction in labour supply, with a negative trend that will continue in the coming years. Technological developments require new and specialised skills, particularly in the areas of green technologies and digitalisation, but many companies are finding it difficult to provide in-house training and professional development courses. Thus, there are skills mismatches and labour shortages in a number of sectors, highlighting the importance of cooperation with social partners in order to improve working conditions and make jobs more attractive. In this respect, Member States play a key role in ensuring adequate basic education and labour market policies, as well as in financing and incentivising participation in training. “In order to effectively address labour and skills shortages, while also ensuring a fair transition – said Ulgiati – we need more ambitious and comprehensive action, not only at EU level but also at Member State level, to foster social dialogue, strengthen the participation of social partners and enhance collective bargaining, also with a view to eliminating precarious work and unpaid internships while promoting quality jobs”.
EU-MERCOSUR, COMMERCIAL AGREEMENT SIGNED – After 25 years of long and complex negotiations, the free trade agreement between the 27 European Union States and the four Mercosur Countries (Brazil, Argentina, Uruguay and Paraguay) was signed on the 6th of December, at the strong impetus of European Commission President Ursula von der Leyen, who described the milestone as “the largest trade and investment partnership the world has ever seen”. The historic signing, which opens up the possibility of creating a market of 700 million people, however, has triggered a very tough debate, destined to last for a long time, and has also aroused strong perplexity regarding the conduct, behind closed doors, without transparency and social participation, of the negotiations themselves. The agreement reached envisages the gradual elimination of 92% of tariffs for imports from Mercosur and 91% for European exports, allowing the European Union to more easily export cars, machinery, textiles, chocolate, wine, spirits, and to import mainly agricultural and fish products, beef and poultry at a good price to the Andean continent. The agreement, considered very advantageous for the automobile and machinery industry, is, on the other hand, particularly opposed by the European agricultural sector, which denounces the lack of reciprocal clauses capable of protecting producers and goods from the Old Continent. The signed pact risks, therefore, remaining on paper amidst vetoes and diverging interests.
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