“All’interno del Decreto Rilancio di metà maggio, l’articolo 214 comma 3 programma una spesa di 1 miliardo e 190 milioni di euro per sostenere le imprese di trasporto ferroviario non soggetti a obbligo di servizio pubblico. Entro il 31 dicembre 2020, secondo il decreto rilancio, dovrebbero essere assegnati i fondi per la programmazione economica delle imprese ferroviarie dal 2020 al 2034, ma sono passati quattro mesi e ancora non è stato emanato il decreto attuativo, di conseguenza non è ancora pervenuta la dichiarazione di compatibilità da parte della Commissione europea con la quale si assegna l’intera cifra e si rendono disponibili le risorse. Siamo molto preoccupati per il settore dei trasporti ferroviari a mercato – dichiara Ezio Favetta, Segretario Nazionale UGL Ferrovieri – perché senza neanche i fondi programmati dal governo si corre su un binario morto con un’unica fermata: il taglio dei collegamenti ferroviari e una situazione drammatica per le tante lavoratrici e lavoratori del settore. Questo governo – conclude Favetta – si regge solo su spot e previsioni allarmistiche e drammatiche per il futuro, senza pensare ad applicare misure concrete e politiche di rilancio del mondo del lavoro all’interno del settore ferroviario.”

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