“Il #viaggionelfuturo dell’Ugl con i suoi congressi territoriali prosegue, con l’obiettivo di costruire un nuovo modello sindacale”. Lo ha dichiarato il segretario generale Ugl, Paolo Capone, intervenuto a margine del Congresso regionale del Friuli-Venezia Giulia. “Preoccupa la situazione in Friuli-Venezia Giulia in cui, secondo le ultime statistiche Istat, si sono registrati 7.500 occupati in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e coloro che non cercano e non sono disponibili a lavorare sono aumentati di 5mila unità rispetto al 2022. Una diminuzione dell’1,4 per cento – ha aggiunto – che fissa ora gli occupati nella Regione a poco meno di 520 mila. Dati preoccupanti che impongono misure espansive per rilanciare la crescita. Urgono investimenti in politiche industriali e programmi di formazione e riqualificazione professionale per rilanciare l’occupazione e tutelare la coesione sociale. Inoltre, auspichiamo un incremento degli investimenti sulla formazione dei giovani, per contrastare il fenomeno dei Neet”, ha concluso Capone.

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