“Il futuro dell’Ilva resta in bilico finché non sarà concretizzato un piano industriale capace di coinvolgere lavoro, sicurezza ed innovazione. Nostro auspicio è che il percorso intrapreso insieme al governo e ai vertici dell’azienda ArcelorMittal dia finalmente spazio ad uno dei poli siderurgici più in importanti d’Europa. Non siamo disposti, però, ad accettare accordi al ribasso per quanto riguarda i livelli occupazionali. Massima tutela per i lavoratori diretti e per l’indotto”.
Così Antonio Spera, segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, al termine dell’incontro al Mise sulla vertenza Ilva a cui ha partecipato insieme a Daniele Francescangeli, segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla siderurgia. Il prossimo incontro è previsto il 13 settembre.
“Tra le novità illustrate – prosegue Spera – c’è la volontà, da parte dell’azienda, di voler investire circa 4mld di euro per il rilancio dell’Ilva e, destinare risorse anche per la ricerca e l’innovazione. In particolare si punterebbe all’istituzione di un centro di sviluppo e ricerca a Taranto. E’ giunto il momento di iniziare a lavorare concretamente per la crescita e andare oltre al piano, al momento, presentato solo su carta”.

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