“Allarmano i dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro nel 2022. Gli incidenti con esito mortale sono stati 1090, numeri impressionanti e inaccettabili per un Paese moderno. Tra le regioni che registrano aumenti si segnalano, la Calabria (+14 casi), la Lombardia (+13) e la Toscana (+9). Dall’analisi per classi di età, inoltre, risulta un drammatico incremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 153 a 196 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 22). Non è tollerabile parlare di tragica fatalità di fronte a una vera e propria strage. Il lavoro deve essere sinonimo di riscatto e affermazione sociale e non può significare porre a rischio la propria vita, come affermato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito ai dati Inail relativi agli infortuni sul lavoro nel 2022.
“È prioritario intervenire per rafforzare la prevenzione e impedire che si ripetano simili tragedie attraverso un coordinamento delle Banche dati nazionali e territoriali e implementando gli organici degli enti ispettivi. Al contempo – ha aggiunto Capone – è fondamentale investire sulla formazione a partire dalle scuole. La manifestazione silenziosa dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tragico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’”.

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