“I dati Istat sul crollo del fatturato industriale italiano, dimostrano che il sistema italiano ha  ricevuto un duro contraccolpo dalla pandemia provocata dal  Covid-19. Tali dati fotografano la situazione del Paese sul mese  di marzo che è molto preoccupante nel manifatturiero, con una  sola eccezione rappresentata dall’industria farmaceutica. Infatti,  la necessità di farmaci, ha fatto registrare un +9,9%. Il peggior  dato invece nel settore energetico che segna un -32% e di certo  non ci aspettiamo numeri migliori nei mesi di aprile e maggio”.  Così Luigi Ulgiati, vice segretario generale dell’Ugl. “E’ una  crisi dalla quale non ne possiamo uscire da soli come Paese, in  tal senso servivano azioni tempestive condivise con l’Ue.  Purtroppo – aggiunge – a oggi stiamo ancora aspettando una  risposta imponente da parte dell’Europa, che in questa fase  avrebbe dovuto dimostrare la capacità di fare sistema, creare  solidarietà e soprattutto riprogettare una politica industriale  orientata a dare risposte sociali ed ambientali a tutti i cittadini europei”.

Per Ulgiati “è un’occasione di rilancio e di moderna prospettiva,  che rischiamo di perdere soprattutto noi come Paese Italia; con le  risposte tardive all’emergenza sanitaria, rischiamo ora di creare  i presupposti per un’altra emergenza altrettanto grave, quella  economica e sociale. I sostegni alle imprese, ai lavoratori e alle  famiglie non sono ancora arrivati del tutto con il decreto Cura  Italia, figuriamoci quando saranno accessibili le nuove norme  annunciate dal Governo con il decreto Rilancio. Il rischio  dell’emergenza sociale è alle porte, il Governo intervenga  rapidamente ed agisca azzerando gli ostacoli burocratici”,  conclude.

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