“I numeri diffusi oggi dall’Inps confermano il forte sbilanciamento generato dalle politiche di incentivi all’occupazione adottate dal governo”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, commentando i dati dell’Osservatorio sulle politiche occupazionali dell’Istituto.
“A fronte di un saldo positivo – spiega -, peraltro molto costoso e decisamente effimero alla luce di quanto sta succedendo nel corso di quest’anno, l’introduzione di un bonus occupazionale generalizzato, sotto forma di sgravio contributivo, ha avuto delle ripercussioni negative sulle categorie più deboli. Come ampiamente annunciato – continua Bitti -, l’apprendistato ha conosciuto un calo considerevole, quantificabile in circa 36mila unità in meno; peggio, se possibile, è andato con le assunzioni agevolate delle persone con disabilità, le quali, anche in spregio alla legge 104/1992 sull’inclusione delle stesse, ormai sono marginalizzate nel mondo del lavoro”.
“A pagare sono state anche le donne, che rappresentano meno del 40% del totale delle assunzioni con il bonus della legge 190/2014, e i disoccupati di lunga durata, compresi quelli in cassa integrazione straordinaria, per i quali si è registrato un calo di circa 76mila unità. Tutti elementi che – conclude -, come organizzazione sindacale, avevamo già evidenziato in sede di discussione sulla Legge di Stabilità per il 2015 e nella successiva fase dei decreti attuativi del cosiddetto Jobs Act”.

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