Destinare risorse certe ad apprendistato e alternanza scuola-lavoro
“Non c’è solo l’effetto di ritorno della crescita delle assunzioni a tempo indeterminato avvenute nello scorso anno, la situazione è ben più grave perché evidenzia l’assoluta difficoltà del sistema Paese nel generare nuova occupazione”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, alla luce dei dati Inps dai quali emerge una frenata per i contratti a tempo indeterminato, “favoriti allora – sottolinea – dal bonus della legge di stabilità 2015”.
“In un contesto nel quale il saldo tra assunzioni a tempo indeterminato, trasformazioni e cessazioni è in calo dell’88,5% nei primi sei mesi del 2016, gli unici aspetti positivi sono la ripresa dell’apprendistato e l’avvio più deciso dell’alternanza scuola-lavoro. Le aziende dovrebbero finalmente aver compreso l’importanza di investire sul fattore umano e sulla formazione, sia nella fase di primo ingresso nel mondo del lavoro sia successivamente”.
“Ecco perché – conclude Bitti -, anche alla luce dei dati diffusi oggi dal ministro Giannini che rivelano per l’anno 2015-2016 una crescita del 139% dell’alternanza scuola-lavoro nelle scuole secondarie, occorrono da parte del governo più certezze sulle risorse al fine di assicurare la funzionalità dei Centri per l’impiego e la piena operatività dei fondi interprofessionali, in un’ottica di valorizzazione delle politiche attive”.