Più che un campanello di allarme, il dato mensile sulla cassa integrazione ordinaria e straordinaria è un segnale forte e chiaro che il sistema produttivo invia al governo: il contesto economico in Italia rimane molto fragile e i primi a pagarne le conseguenze sono i lavoratori, costretti a subire decisioni drastiche, spesso senza il benché minimo confronto preventivo”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, commentando i dati diffusi dall’Inps.
“Davanti ad un tale scenario – sottolinea -, la logica vorrebbe che si mettessero in campo risorse fresche a sostegno dei settori trainanti dell’economia e per la necessaria riqualificazione del personale dipendente. Invece – prosegue – di tutto questo non si vede traccia alcuna, e si preferisce sviare l’attenzione su altri temi come quello dei limiti al diritto di sciopero, dimenticando, però, che il lavoratore non sciopera per passatempo quanto piuttosto per difendere il proprio posto di lavoro e il diritto ad essere pagato per la prestazione effettuata”.

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