“È un quadro preoccupante quello che emerge  dal Rapporto annuale 2020 dell’Istat e che indica mancanza di  liquidità alle imprese, forte contrazione del Pil,  scolarizzazione tra le più basse in Europa, calo dei consumi  privati frenati da una riforma fiscale che non esiste. Una  situazione complessa, che il Governo affronta nell’incertezza e nella confusione, basti pensare ai tanti decreti attuativi da  definire e che bloccano la ripartenza in molti settori  produttivi”. Lo afferma, in una nota, Paolo Capone, segretario  generale dell’Ugl, a proposito dei dati Istat contenuti nel  rapporto annuale 2020. “Annunci vuoti di sostanza – prosegue -,  lontani dalle esigenze reali dei lavoratori che ancora oggi  aspettano la cig, i bonus e gli incentivi, con una disoccupazione  giovanile in aumento che supera il 23%. Secondo l’Istat, il 12%  delle imprese è orientato a ridurre il personale a causa del  crollo del fatturato registrato in questi mesi e una liquidità  considerata insufficiente per far fronte alle spese future. È quindi urgente che il Governo intervenga prolungando il blocco dei  licenziamenti ed estendendo gli ammortizzatori sociali, tra cui la  cassa integrazione, per tutto il 2020. E’ altresì necessario –  conclude Capone – definire un nuovo modello di welfare con l’obiettivo di rafforzare il sistema di tutele e garanzie  contrattuali per i lavoratori”.

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