“Il Jobs Act ha tradito il lavoro e soprattutto i giovani, occorre una svolta”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando i dati odierni dell’Istat sulla disoccupazione.
“La disoccupazione torna a crescere, i giovani continuano a non trovare lavoro ma, anche se lo trovassero, con i contratti a tutele crescenti, senza dimenticare i voucher, sarebbero condannati ad una eterna precarietà: tutto ciò dimostra ancora una volta quanto ci sia bisogno di invertire drasticamente la rotta delle politiche impostate dal precedente governo, con cui invece, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, si sente in perfetta continuità”.
“Chissà per quanto tempo ancora però – sottolinea Capone – perché se i principali obiettivi del nuovo governo sono il lavoro, il Sud e i giovani, sarà inevitabile ripartire proprio da ciò che precedentemente è mancato: dalla politica industriale e, quanto meno, dalle politiche attive del lavoro”.
Dai dati Istat è emerso che il tasso di disoccupazione a novembre è tornato a salire, all’11,9%, che i disoccupati (in numeri assoluti 3.089.000) sono in aumento di 57mila unità su ottobre e di 165mila unità su novembre 2015. Ma è soprattutto il livello più alto da un anno della disoccupazione giovanile, che risale al 39,4%, a destare le maggiori preoccupati e a provocare la richiesta di Capone al governo Gentiloni: “Occorre una svolta”.
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