“Occorre individuare normative finalizzate a proteggere le imprese italiane dalla concorrenza straniera e i lavoratori dal pericolo della delocalizzazione dei loro stabilimenti. La protezione di lavoratori e Pmi è lo strumento chiave per attivare politiche in grado di reindustrializzare il Paese e conferire nuova dignità al Lavoro”.
Questo è uno dei passaggi –chiave del tema affrontato oggi, durante la sesta tappa della conferenza programmatica a Cagliari dal titolo “La società del mezzo lavoro”.
La folta platea di ospiti ha partecipato oggi pomeriggio ad un confronto di estrema importanza legato a temi caldi come industria, trasporti ed energia, temi sui quali l’Ugl chiede l’intervento immediato e concreto della politica regionale.
Dopo gli appuntamenti di Bari, Salerno, Enna, Venezia e Torino, l’Ugl continua il suo percorso di contatto diretto con i territori con lo scopo di “concretizzare lo sviluppo di una nuova cultura economica e politica e alla nascita di una nuova classe dirigente, competente e dotata di capacità di visione”.
Ad inaugurare i lavori Piergiorgio Piu, segretario dell’Unione territoriale di Cagliari per il quale “servono più tutele per i lavoratori e più trasparenza negli appalti sempre nel rispetto dell’economia sana del nostro Paese”.
Ad approfondire il tema degli appalti il consigliere regionale Paolo Truzzu durante il suo intervento ha precisato: “Massimo impegno contro lo sfruttamento nel settore degli appalti. Pronti ad intervenire con tempestività”.
Ha risposto positivamente all’invito dell’Ugl in Sardegna anche il consigliere regionale Valter Piscedda che segue con attenzione l’impegno profuso dal sindacato, al fianco dei lavoratori, su tutto il territorio nazionale “Siamo pronti a dare una mano per portare avanti le tante battaglie dell’Ugl come, ad esempio, la vertenza Aias, simbolo della crisi del territorio e dei servizi”.
I lavoratori di quest’azienda sono ormai da mesi senza stipendio e l’auspicio è che la spinosa questione possa essere risolta con l’aiuto e la collaborazione di tutti gli attori di questa vicenda. Occorre non abbassare la guardia e fare in modo che l’Assemblea legislativa sarda non perda mai di vista i diritti e la dignità di tutti i lavoratori sardi.
Il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, ha illustrato ed analizzato i dati macroeconomici italiani in vista anche della manovra e del Def 2017 che approderà all’esame dell’aula del Senato mercoledì 26 aprile.
Presente al dibattito anche Luciano Melis del sindacato Sadirs (Sindacato Autonomo dipendenti Regione Sardegna) per il quale “l’unico obiettivo delle organizzazioni sindacali è quello di sostenere ed essere sempre vicini ai lavoratori, soprattutto in un momento critico come quello che il nostro territorio sta vivendo tra chiusure di aziende e licenziamenti. Fattori che incidono su un tessuto sociale già vulnerabile e provato dalla recessione degli ultimi anni”.
La parola è passata poi al segretario regionale dell’Ugl Sardegna, Sandro Pilleri: “Il futuro dell’isola è racchiuso nell’agro-industria, è necessario puntare la massima attenzione su questo settore, investendo e credendo nelle potenzialità di questo territorio. E’ assurdo l’impoverimento per mancanza di decisioni politiche”.
Il dirigente confederale Giulio Del Bon focalizza il suo intervento proprio sul ruolo decisivo, che in un contesto storico così vulnerabile, ricopre il sindacato : “Mai come oggi – ha ribadito – è doveroso tutelare il lavoro del presente ma, soprattutto, quello del futuro. Penso alle nuove generazioni messe a dura prova dalla crisi e dalle prospettive sempre più fragili e distanti anni luce dalla stabilità tanto desiderata, utile per credere e costruire un futuro degno e sicuro”.
Spazio alla mission racchiusa nel documento programmatico dell’Ugl, a descriverlo nei dettagli è stata Valentina Iori, segretario confederale dell’Ugl: “Il documento redatto dal nostro sindacato racconta delle problematiche del nostro Paese fotografa le promesse mancate dell’Italia e di un’Europa sempre più distante. L’Ugl vuole cambiare rotta, mutare un sistema che schiaccia ed impoverisce sempre più il welfare, vero patrimonio per il benessere collettivo”.
Prima delle conclusioni del segretario generale dell’Ugl il dibattito è stato arricchito dagli interventi dei sindacalisti territoriali, delle rsu e degli iscritti che hanno evidenziato i disagi e le difficoltà che si vivono sul territorio.
Francesco Paolo Capone ha salutato i presenti ribadendo che “in un contesto così sensibile per l’economia della regione sarda e dell’intero Paese la funzione dei corpi intermedi è quella di suggerire e gestire soluzioni ai problemi sociali. E’, quindi, fondamentale rafforzare le relazioni con tutte le parti interessate e far sì che le nostre idee si tramutino in proposte concrete e sempre a vantaggio dei lavoratori e delle famiglie italiane”.
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