“L’Ugl e’ vicina alla famiglia dell’operaio di 54 anni che ha perso la vita sul luogo di lavoro. Sgomento di fronte a questa scia di sangue che non si ferma, basti pensare che
nel 2018 sono state 1.133 le vittime, 104 casi in piu’ rispetto all’anno precedente. Sono numeri che devono far riflettere su quanto sia necessario percorrere nuove strade per contrastare questo fenomeno”. Cosi’ Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito alla morte dell’operaio avvenuta ieri sera in un incidente all’interno della fonderia “Bifrangi” di Mussolente (VI). “Bisogna diffondere una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro dove, spesso, la mentalita’ e’ quella di considerare la valutazione dei rischi e la formazione in materia di sicurezza come un mero adempimento burocratico. L’Ugl con il tour ‘Lavorare per Vivere’ – ha aggiunto – si impegna in tal senso, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle cosiddette morti bianche. Sabato 30 marzo saremo in Piazza Santa Croce a Firenze. Basta morire di lavoro”.

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