«I dati pubblicati dall’Istat nel Rapporto Annuale 2025, confermano un segnale incoraggiante per il nostro mercato del lavoro: nel 2024 l’occupazione continua a crescere, raggiungendo quota 23,9 milioni di occupati, con un incremento di 352mila unità rispetto all’anno precedente. Un dato particolarmente rilevante riguarda gli over 50, che rappresentano oltre l’80% della crescita (+285mila occupati). In particolare, si evidenzia un importante contributo degli uomini, ma anche un rafforzamento, seppur graduale, della partecipazione femminile. In media d’anno il tasso di disoccupazione è diminuito di 1,1 punti percentuali, al 6,5%. Positiva è anche la crescita dell’occupazione tra i più istruiti: aumenta significativamente il tasso di occupazione tra i diplomati (+2,2%) e i laureati (+3,7%), fino a raggiungere l’82,2% tra questi ultimi». Così Paolo Capone, segretario generale dell’UGL.
«Ciò sottolinea l’importanza dell’investimento in formazione e competenze per favorire l’inserimento lavorativo e ridurre i divari strutturali. Resta centrale il tema delle disuguaglianze territoriali e generazionali, con il Mezzogiorno che, seppur in miglioramento (+2,2%), mantiene ancora un divario occupazionale marcato rispetto al Nord. Preoccupa, inoltre, il tasso di inattività pari al 33,4% contro una media europea del 24,6%, e il calo dell’occupazione tra i giovani di 15-24 anni (-0,7 punti), che richiede un’azione decisa per rilanciare politiche attive e strumenti di orientamento mirati. L’Ugl accoglie con favore i segnali di tenuta e crescita dell’occupazione, auspicando che vengano consolidate le misure volte a rafforzare la coesione sociale, il turnover generazionale e il potere d’acquisto dei lavoratori», conclude Capone.
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