“Il Governo prolunghi la sospensione delle norme previste nel decreto ‘Dignita” e rimuova i disincentivi sui contratti a termine per evitare un’ondata di licenziamenti. E’ impensabile affrontare una fase caratterizzata dalla crisi della domanda e dal crollo dei consumi senza un’adeguata flessibilita’ nel mercato del lavoro. Occorre pertanto evitare che una volta scaduto il termine, un datore di lavoro si trovi costretto a non rinnovare il contratto ad un dipendente assunto a tempo determinato per effetto del limite delle causali stabilito dalla legge. E’ necessario, pertanto, un intervento urgente del legislatore al fine di evitare nuovi licenziamenti a catena con effetti sociali devastanti. L’occupazione si salvaguarda mediante politiche attive, sgravi fiscali a favore di chi assume e incentivi alle imprese, non imponendo ulteriori ostacoli alla libera iniziativa economica”. Cosi’ Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl.
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