“Finalmente dalle parole si passa ai fatti: il Governo sta procedendo verso la regolarizzazione di quanti sono esclusi dalla contrattazione nazionale, in particolare dei rider. Non possiamo bloccare l’innovazione e il progresso in campo lavorativo ostacolando, di fatto, l’avvento di nuove professionalità ed è quindi necessario pensare alle relative tutele”.
Ad affermarlo in una nota è Paolo Capone, il segretario generale dell’Ugl, in merito all’incontro di oggi tra le aziende che si occupano di consegna di pasti a domicilio e il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.
“Circa 10mila giovani – sottolinea- svolgono questi ‘lavoretti’, per cui è necessario un intervento legislativo volto a tutelare la categoria. Tra l’altro, si tratta di un business che genera un giro d’affari da milioni di euro, importante per l’economia del Paese. Bisogna, quindi, combattere la precarietà: un cancro sociale che sta annientando il futuro dei nostri giovani”.

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