“A ottobre 2019 Roma Metropolitane e’ stata messa in liquidazione dal Comune, una decisione che e’ stata presa senza consultare lavoratori e sindacati e che gia’ ha comportato numerosi licenziamenti, il processo sembra non arrestarsi neanche dopo il trasferimento del liquidatore ad un’altra municipalizzata e negli ultimi giorni la societa’ ha annunciato altri 29 esuberi, tutto questo mentre l’ultimo bilancio approvato in fase di liquidazione risale al 2015”. Lo dice in una nota Ermenegildo Rossi, segretario Ugl di Roma e Provincia. “Ci chiediamo come il Campidoglio, che ha stanziato ingenti fondi per la manutenzione delle reti e per il prolungamento della linea c – aggiunge Rossi – intenda muoversi per il futuro di un’azienda che svolge un ruolo fondamentale e strategico per la mobilita’ a Roma, ma l’avvicinarsi della scadenza del contratto di servizio e la mancata approvazione dei bilanci non fanno ben sperare per l’azienda e i suoi lavoratori”, conclude. Secondo Mauro Piconi, segretario della Federazione Ugl igiene ambientale, “un altro problema riguarda la gara d’appalto di pulizie e sanificazione che Roma Metropolitane ha indetto all’incirca un anno fa, che indicava l’articolo 4 lettera b e che lasciava intendere futuri esuberi – sottolinea Piconi – ma dopo un intervento della nostra organizzazione sindacale e’ stato modificato, indicando esclusivamente l’articolo 4. Ad oggi siamo fortemente preoccupati visti i numerosi ricorsi e le continue proroghe alla gara d’appalto e chiediamo di far chiarezza sul futuro dei lavoratori che continuano vivere nell’incertezza”, conclude.

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