“È molto suggestiva, ma tra luci e ombre, pur in assenza di un testo su cui meglio ragionare, rischia di rivelarsi già un’altra occasione mancata”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commentando la legge di stabilità 2017 presentata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, “il quale, al di là degli effetti speciali con cui non smette mai di stupirci, stavolta non ha evitato di affrontare nodi molto importanti come il turnover nella Sanità, l’incremento delle risorse per le pensioni, sebbene l’Ape Social sia al di sotto delle nostre aspettative, le risorse per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma e Casa Italia, di cui vanno specificati criteri e tempistica. Così come non può non essere notata positivamente l’attenzione verso l’industria, sebbene sia troppo sbilanciata a favore delle imprese, con criteri troppo vaghi, invece che per settori e/o produzioni. In tal senso riteniamo che il bonus assunzioni per il Sud, in assenza di un vero piano industriale per il Mezzogiorno, rischia di fallire”.
“Tra gli aspetti più negativi – sottolinea – ci sono le risorse destinate al pubblico impiego, che non sono sufficienti né per il rinnovo del contratto né per le stabilizzazioni, e l’eliminazione di Equitalia, provvedimento dal sapore chiaramente elettorale, perché non si potranno eliminare funzioni, servizi e soprattutto le professionalità dei dipendenti. Poche le risorse destinate alla povertà”.
“Questa volta – conclude Capone – Renzi ha saputo toccare i punti nevralgici del nostro sistema, ma è il coraggio che manca e, soprattutto, la chiarezza di un testo che specifichi criteri e tempistica delle misure”.