“In un Paese civile non e’ minimamente accettabile spremere ulteriormente i lavoratori continuando ad alzare l’eta’ pensionistica, siamo gia’ i piu’ alti d’Europa ed e’ un ennesimo primato negativo. Una realta’ che ci dovrebbe far riflettere sulle tutele che questo Governo riserva ai nostri lavoratori”.
E’ quanto ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale Ugl, in merito alla riforma delle pensioni.
“Oltretutto a 70 anni- prosegue- e’ impensabile che le energie e la qualita’ del lavoro sia pari a quella di colleghi piu’ giovani ed e’ una evidente mortificazione non solo fisica ma anche intellettuale del lavoro. E’ quindi necessario mettere in atto una manovra che abbia una visione piu’ ampia e mi riferisco di pensare anche ai giovani: l’eta’ pensionistica cosi’ elevata genera un ingorgo che impedisce ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro, creando ulteriori squilibri sul sistema previdenziale. Un sistema che penalizza non solo chi ha iniziato presto a lavorare ma anche gli operai, persone che svolgono lavori gravosi e usuranti e le donne che hanno difficolta’ ad usare l’Ape e l’Ape social per la pensione anticipata. Queste sono tutte categorie che devono essere tutelate, invece in questi ultimi anni il Governo ha continuamente fatto cassa sui lavoratori, prosciugando diritti e denaro dei pensionati e dei futuri pensionati”.

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