«Accogliamo con favore la proposta del Governo di stanziare 650 milioni di euro a sostegno della sicurezza nei luoghi di lavoro. È un passo avanti significativo che riconosce la centralità del tema e la necessità di interventi concreti e strutturali. La salute e la sicurezza dei lavoratori non possono essere considerate un costo accessorio, ma un investimento prioritario per il futuro del Paese».
Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi fra Governo e sindacati, sul tema della sicurezza sul lavoro.
«L’Ugl – ha aggiunto Capone – ritiene fondamentale puntare a un cambiamento profondo della cultura della sicurezza, attraverso la formazione, la prevenzione e il rafforzamento dei controlli. Siamo favorevoli all’istituzione di una Procura nazionale, o, in alternativa, di un coordinamento nazionale fra le Procure, per il perseguimento dei reati connessi al mancato rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, al fine di superare le evidenti discrasie che si registrano sui vari territori».
Capone «è, altresì, prioritario garantire l’applicazione dei contratti collettivi di riferimento, impedendo il ricorso improprio a subappalti. L’Ugl ha proposto di avviare dieci Piani nazionali mirati, a partire dalla formazione specifica nei settori ad alto rischio, dalla sostituzione dei dispositivi di protezione obsoleti, fino all’addestramento per i lavoratori in cassa integrazione e alla messa in sicurezza di scuole, ospedali e altri edifici pubblici».
«Occorre, inoltre, adottare un piano straordinario per contrastare le malattie professionali, con visite mediche specialistiche mirate e formazione continua, soprattutto in quei settori dove il rischio è amplificato da età, genere o mansioni», ha aggiunto il segretario generale dell’Ugl.
Al contempo, ha evidenziato, «bisogna potenziare le banche dati e i sistemi digitali (Sinp) per garantire un’azione ispettiva più efficace e prevenzione mirata, anche attraverso l’intelligenza artificiale, rafforzando gli organici degli ispettori del lavoro e valorizzandone il ruolo economico e professionale. L’Ugl continuerà a ribadire l’urgenza di interventi volti a mettere in sicurezza i luoghi di lavoro nel nostro Paese», ha concluso Capone.

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