“Riguardo alla manovra 2020 condividiamo i dubbi espressi dalla Fondazione GIMBE sull’assenza, nel testo, di ogni riferimento relativo al rilancio delle politiche per il personale”.
Lo dichiara il segretario nazionale UGL Sanità, Gianluca Giuliano, commentando il testo della manovra 2020 e le osservazioni in ambito sanitario effettuate della Fondazione GIMBE.
“Se alcune misure della manovra vanno nella direzione da noi auspicata, come il programma di ammodernamento edilizio e tecnologico del nostro SSN e l’eliminazione del superticket, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le politiche di rilancio del personale sanitario”
“Come sostenuto anche dalla Fondazione GIMBE nel suo rapporto: ‘A fronte del grave impoverimento del capitale umano della sanità pubblica, il testo della manovra non contiene alcun investimento dedicato né per i rinnovi contrattuali, né per lo sblocco del turnover secondo i parametri fissati dal Decreto Calabria, né prevede l’incremento del numero delle borse di specializzazione’. Questa totale assenza di riferimenti ed attenzione al personale sanitario, nel testo della manovra, ci lascia molto perplessi”.
Per il segretario nazionale UGL Sanità “cercare di rilanciare il nostro SSN senza ripartire dal personale e dallo sblocco del turnover sia un enorme sbaglio. In un quadro generale caratterizzato da croniche carenze di organici, da turni di lavoro massacranti, da continui tagli alla spesa sanitaria che finiscono sempre per ricadere sui lavoratori stessi, non considerarli affatto in sede di stesura di una manovra economica significa ignorarne completamente il valore e disconoscerne del tutto i grandi meriti. Auspichiamo un maggiore rispetto per tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che ogni giorno colmano, con i loro sacrifici e la loro professionalità, le lacune di un sistema che all’atto pratico finisce sempre per dimenticarsi di loro”.

Roma, 06 novembre 2019

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