«Con la stesura del Piano strutturale di Bilancio di medio termine l’Italia assume degli impegni vincolanti nei confronti dei partner europei nell’ambito delle regole eurocomunitarie. L’azione del nostro Governo dovrebbe partire dall’idea di un’economia sociale di mercato dinamica e aperta, un concetto espresso all’interno del Piano stesso che l’UGL sostiene da tempo».
Lo afferma il Vice Segretario Generale dell’UGL, Luigi Ulgiati, in audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, nell’ambito dell’attività conoscitiva preliminare all’esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029. Entrando nel merito dei contenuti del Piano strutturale di Bilancio di medio termine per il nostro Paese, per Ulgiati «è positivo il richiamo ai contratti collettivi del pubblico impiego, alle misure per la natalità, alle missioni di pace, alla sicurezza interna e al livello della spesa sanitaria”, mentre “la caduta dei livelli produttivi dell’industria e le sfide tecnologiche e ambientali di crescente complessità richiedono azioni coerenti sugli investimenti e la contrattazione collettiva di prossimità, nonché sulla riduzione dei costi dell’energia e l’accesso alle materie prime critiche». «Chiediamo l’introduzione una tantum di una sorta di tassa sugli extraprofitti».
«Andrebbe evidenziata sotto forma di un’addizionale, anche limitata nel tempo, per le imprese dei settori produttivi e finanziari che hanno registrato tra 2020 e 2024 volumi di profitti superiori alla media, per effetto delle conseguenze della pandemia da Covid-19 ma anche dei conflitti bellici, da investire in interventi dal forte impatto sociale». Riguardo alla prossima Legge di Bilancio, Ulgiati ha osservato che «il 2025 è uno snodo decisivo per la realizzazione delle opere e degli interventi contenuti nel Pnrr, l’occasione per rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione, per rafforzare la dotazione di infrastrutture sanitarie, sociali e di istruzione, per accompagnare la transizione in atto e per sostenere la competitività dei settori produttivi». Secondo il Vice Segretario Generale dell’UGL, vi sono alcuni ambiti prioritari di intervento, come «la conferma del taglio del cuneo contributivo, da rendere strutturale, partendo dai redditi medio-bassi e la conferma del taglio dell’Irpef per i redditi da lavoro dipendente e da pensione, estendendo i benefici almeno fino a 60mila euro».
Tra gli altri interventi auspicabili, ha sostenuto Ulgiati, «l’inserimento di una agevolazione fiscale per favorire il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro; il rafforzamento degli strumenti per favorire l’occupazione stabile di giovani, donne e categorie svantaggiate; nuove misure di contrasto all’insicurezza nei luoghi di lavoro, con sblocco dell’avanzo Inail; più risorse per la rivalutazione degli assegni pensionistici; l’incentivazione della previdenza complementare, sia nel privato che nel pubblico». «È urgente – ha concluso Ulgiati – che la Banca Centrale Europea riduca il tasso di interesse di almeno mezzo punto percentuale prima di dicembre e di un altro mezzo punto entro giugno 2025, così da dare sollievo alle economie nazionali, alle imprese, alle famiglie, ma anche ai conti pubblici dei singoli Stati, favorendo gli investimenti e la ripresa dei consumi interni».

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