“Congratulazioni all’imprenditore che ha assunto una donna, sicuramente competente, al nono mese di gravidanza, ma la notizia ha più il sapore di uno spot pubblicitario che il governo – e anche l’ex – sta chiaramente cercando di cavalcare”. Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, in merito all’assunzione di una donna al nono mese di gravidanza presso un’azienda di Mestre. “Se questa è ancora oggi da considerarsi una notizia – sottolinea – vuol dire che in Italia non abbiamo una adeguata legislazione sulla conciliazione tra i tempi della famiglia e del lavoro, uno strumento di civiltà, meglio praticato in altri Paesi europei, che va a vantaggio delle donne e allo stesso tempo dell’incremento demografico, di cui l’Italia ha un assoluto bisogno”. “Non a caso – conclude Capone – in Italia le culle sono sempre più vuote: l’Istat nel 2015 ha registrato l’ennesimo calo delle nascite pari a meno 17mila iscrizioni all’anagrafe; mentre per Eurostat tra i 28, oggi 27, Paesi dell’Unione, l’Italia si attesta come quello con la più bassa natalità, dopo Portogallo e Grecia. A guidare la classifica, sicuramente non a caso, Irlanda,  Francia e Gran Bretagna”.

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