“Il via libera della Camera alla riforma del  Mes, è un evidente tradimento del voto degli italiani che non a  caso alle ultime elezioni hanno premiato le forze politiche più  ostili all’austerità europea, un’ideologia fallimentare fondata  su dogmi economicamente infondati e politicamente insostenibili.  Un dietrofront su tutta la linea da parte del M5S, che da’  l’assenso a una riforma pensata per rispondere in tutto e per  tutto agli interessi di quegli stessi Paesi che sono responsabili  di aver distrutto il ceto medio in Grecia grazie alle famigerate  riforme lacrime e sangue”. Così il segretario generale dell’Ugl,  Paolo Capone. “La nuova configurazione del Mes imporrà agli Stati  che chiederanno di accedere al fondo una ristrutturazione del  debito con un conseguente commissariamento dell’economia,  tradotto: possibile default pilotato e collasso del sistema  bancario a danno dei risparmiatori”, aggiunge.  “Un cappio al collo per i prossimi Governi che accentuerà il  potere ricattatorio delle Istituzioni europee. E’ chiaro, infatti,  che il principale Stato beneficiario di un potenziale sostegno  economico, sarà proprio l’Italia alla luce del forte  indebitamento in atto. Il Governo difenda gli interessi del Paese  e pretenda piuttosto la cancellazione immediata dei vincoli di  bilancio che ad oggi rappresentano il principale freno agli  investimenti”, conclude Capone.

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