“Urge un piano straordinario di assunzioni per il personale amministrativo in servizio sia presso la sede centrale del Miur sia presso  quelle periferiche”.È l’allarme lanciato dal coordinatore nazionale Ugl Funzione Pubblica, Armando Sparano, in merito alla carenza di personale nel Miur, lacuna che “rischia di compromettere l’attività amministrativa del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a causa dalle novità introdotte dalla cosiddetta ‘Quota Cento’ che “hanno consentito a molti colleghi di andare in pensione in aggiunta ai canali di pensionamento tradizionali previsti dalla Legge Fornero e contestualmente al collocamento obbligatorio in pensione per il raggiungimento della età anagrafica”. “I recenti concorsi banditi (253 posti di funzionario e 5 posti dirigenziali) – sottolinea il sindacalista – sono ancora in fase di svolgimento e sono comunque insufficienti a sopperire alla già carenza di organico di una Amministrazione che si occupa di Scuola (Istruzione), Università e Ricerca. Anche l’autorizzazione ad assumere accedendo agli idonei in graduatorie di altre amministrazioni e la recente mobilità compartimentale attivata, ha consentito l’accesso nei ruoli del Miur di un discreto numero di dipendenti ma sempre in misura inadeguata al fabbisogno effettivo”. “L’appello che viene rivolto, non riguarda solo il personale altamente qualificato e laureato delle aree apicali, ma anche diplomato, poiché la carenza di organico comprende quei dipendenti appartenenti alle aree Prima e Seconda. Sarebbe auspicabile che il personale assunto con tipologia di contratto part-time possa chiedere la trasformazione a full-time senza attendere i fatidici tre anni di anzianità nel ruolo”. “Sarebbe auspicabile che si procedesse all’internalizzazione del personale che opera all’interno dell’Amministrazione in quanto funzionali al buon andamento amministrativo e all’attivazione della mobilità con il comparto “istruzione” al fine di non disperdere quelle unità di personale di cui l’Amministrazione stessa si avvale da tempo”. “Il rischio è che il ministero deputato a organizzare, gestire e amministrare un settore così strategico come la Scuola e l’Istruzione diventi la cenerentola dei servizi offerti al cittadino, quando invece dovrebbe essere la regina visto che si occupa dell’istruzione delle giovani generazioni e quindi del futuro di questo Paese. Magari si sta forse aspettando il bel principe azzurro che restituisca la fatidica scarpina di vetro. Sempre che Cenerentola riuscirà a sopravvivere all’incuria della matrigna e ai dispetti delle sorellastre”.

 

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