IL CESE ED IL SETTORE SPAZIALE

Le attività spaziali sono in rapida espansione in tutto il mondo, stimolate da una crescente domanda di dati e servizi spaziali e da una riduzione dei costi di produzione e lancio di satelliti. Inoltre, l’economia spaziale ha attirato nuovi operatori del mercato. Per sostenere tale incremento delle attività spaziali, nonché il crescente coinvolgimento di nuovi operatori commerciali nelle attività spaziali transfrontaliere, 13 Stati membri hanno approvato legislazioni nazionali in materia di spazio, creando di fatto un mosaico di approcci normativi, destinato ad aumentare visto che sempre più Stati membri prevedono di istituire quadri giuridici per le attività spaziali, con la conseguenza di un mercato interno sempre più frammentato. Il Parere TEN/835 approvato di recente nella Sezione Trasporti, Energia ed Infrastrutture del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo) e relativo all’Atto legislativo della UE sullo spazio, risponde proprio all’esigenza di avere un quadro normativo chiaro ed uniforme nel settore dello spazio, al fine di attrarre investimenti privati, accompagnato da una strategia industriale e tecnologica che massimizzi il ritorno economico e sociale per i cittadini europei, definisca strumenti per ridurre la dipendenza da forniture critiche extraeuropee e sostenga lo sviluppo di capacità di lancio europee. Al contempo il CESE raccomanda di rafforzare immediatamente ed in modo strutturale gli investimenti pubblici europei nello spazio e di incrementare quelli spaziali portandoli almeno allo 0,2% del PIL entro il 2030, per colmare progressivamente il divario con gli Stati Uniti e la Cina, in linea con l’ambizione europea di garantire la leadership globale della Ue nel settore spaziale. Per il Consigliere Ulgiati «occorre sviluppare una strategia integrata per le competenze spaziali e l’occupazione, promuovendo partenariati tra Parti Sociali, scuole, università ed agenzie spaziali. Bisogna quindi sostenere la crescita delle imprese spaziali europee, trasformandole in leader mondiali del settore – ha proseguito l’esponente del Cese – e garantire che le politiche industriali mettano a disposizione gli strumenti finanziari, normativi e tecnologici necessari per la loro espansione, preservando al tempo stesso posti di lavoro di elevata qualità e socialmente sostenibili in Europa».

UE, APPROVATA RIFORMA EUROPOL CONTRO TRAFFICO MIGRANTI 

Si è appena conclusa la Sessione Plenaria del Parlamento Europeo, svoltasi a Strasburgo dal 24 al 27 Novembre u.s., che ha visto l’approvazione della riforma del mandato di Europol (Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione nell’attività di contrasto), parte del più ampio Pacchetto europeo contro il traffico di migranti. Tale Pacchetto legislativo, proposto dalla Commissione a guida Ursula von der Leyen nel 2023, si compone infatti di tre strumenti principali: un nuovo Regolamento per ampliare i poteri di Europol, la revisione – ancora in corso – della Direttiva sulla facilitazione (la norma europea che definisce cosa si intenda per “favoreggiamento dell’immigrazione irregolare”) e la creazione di una “alleanza internazionale” contro il traffico di migranti. L’obiettivo dichiarato è quello di combattere le reti criminali che gestiscono i viaggi irregolari verso l’Europa, rafforzando la capacità di sorveglianza digitale dell’Unione Europea nel campo della migrazione tramite l’istituzione del Centro europeo contro il traffico di migranti (Ecams) all’interno di Europol, per consolidare il quale l’Agenzia Europea riceverà un bilancio ulteriore di 50 milioni di euro nel periodo 2025-2027 e 50 membri del personale aggiuntivi. La riforma mira, pertanto, ad espandere il mandato operativo di Europol trasformando l’Agenzia in un hub europeo di intelligence ed analisi dati. Il fulcro del nuovo Regolamento è il “Migrant smuggling center”, una struttura incaricata di raccogliere ed incrociare informazioni provenienti da Stati membri, Frontex e Corpi nazionali di Polizia. Inoltre, attraverso il sistema di scambio dati “Secure information exchange network application” (Siena), Europol potrà trattare un numero crescente di informazioni biometriche – quali impronte digitali, volti, dati raccolti da dispositivi elettronici – anche in cooperazione con Paesi Terzi. La nuova Legge europea, in aggiunta, prevede che l’Agenzia Ue possa avviare indagini di propria iniziativa, un potere finora riservato alle autorità nazionali, nonché coordinare azioni investigative transfrontaliere in materia di traffico di migranti. La riforma di Europol rappresenta dunque un nuovo tassello verso un’Europa più sicura che sappia coniugare la tecnologia del controllo digitale con il rispetto dei diritti fondamentali delle persone in movimento.

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THE EESC AND THE SPACE SECTOR 

Space activities are expanding rapidly worldwide, driven by growing demand for space data and services and falling costs of satellite production and launch. In addition, the space economy has attracted new market players. To support this increase in space activities, as well as the growing involvement of new commercial operators in cross-border space activities, 13 Member States have approved national space legislation, creating a patchwork of regulatory approaches that is set to increase as more Member States plan to establish legal frameworks for space activities, resulting in an increasingly fragmented internal market. The Opinion TEN/835, recently adopted by the Transport, Energy and Infrastructure Section of the EESC (European Economic and Social Committee) on the EU Space Law, responds precisely to the need for a clear and uniform regulatory framework in the space sector, in order to attract private investment, accompanied by an industrial and technological strategy that maximises the economic and social return for European citizens, defines instruments to reduce dependence on critical non-European supplies and supports the development of European launch capabilities. At the same time, the EESC recommends immediately and structurally strengthening European public investment in space and increasing space investment to at least 0.2% of GDP by 2030, in order to gradually close the gap with the United States and China, in line with Europe’s ambition to ensure the EU’s global leadership in the space sector. According to Councillor Ulgiati «an integrated strategy for space skills and employment needs to be developed, promoting partnerships between Social Partners, schools, universities and space agencies. We must therefore support the growth of European space companies, transforming them into world leaders in the sector – continued the CESE representative – and ensure that industrial policies provide the financial, regulatory and technological tools necessary for their expansion, while preserving high-quality and socially sustainable jobs in Europe».

EU APPROVES EUROPOL REFORM TO COMBAT MIGRANT TRAFFICKING 

The European Parliament’s Plenary Session, held in Strasbourg from 24th to 27th of November, has just concluded with the approval of the reform of Europol’s mandate (the European Union Agency for Law Enforcement Cooperation), part of the broader European Package against migrant trafficking. This legislative Package, proposed by the Commission led by Ursula von der Leyen in 2023, consists of three main instruments: a new Regulation to extend Europol’s powers, the ongoing revision of the Facilitation Directive (the European law defining what is meant by “facilitating irregular immigration”) and the creation of an “international alliance” against migrant smuggling. The stated objective is to combat the criminal networks that manage irregular travel to Europe by strengthening the European Union’s digital surveillance capabilities in the field of migration through the establishment of the European Centre against Migrant Smuggling (ECAMS) within Europol. To consolidate this, the European Agency will receive an additional budget of €50 million for the period 2025-2027 and 50 additional staff members. The reform therefore aims to expand Europol’s operational mandate by transforming the Agency into a European intelligence and data analysis hub. The core of the new Regulation is the “Migrant Smuggling Centre”, a structure tasked with collecting and cross-referencing information from Member States, Frontex and national police forces. In addition, through the “Secure Information Exchange Network Application” (Siena) data exchange system, Europol will be able to process an increasing amount of biometric information – such as fingerprints, facial images and data collected from electronic devices – also in cooperation with third Countries. The new European law also provides that the EU Agency may initiate investigations on its own initiative, a power hitherto reserved for national authorities, and coordinate cross-border investigative actions in the field of migrant smuggling. The reform of Europol therefore represents a new step towards a safer Europe that combines digital control technology with respect for the fundamental rights of people on the move.

 

UGL NEWS dall'EUROPA n. 152 del 28 Novembre 2025
EN - UGL NEWS from EUROPE n. 152 - 28th of November 2025 -

 

 

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