“L’ennesima tragedia di un lavoratore che perde la vita mentre svolge il proprio dovere ci deve far riflettere su quanto ormai la sicurezza sul lavoro, soprattutto nelle attività più a rischio, si stia rivelando inadeguata e quindi insufficiente”.
Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Attività Ferroviarie, Ezio Favetta, in merito all’incidente mortale avvenuto oggi nella stazione di Allerona sulla linea storica Roma-Firenze, dove un operaio di 26 anni di una ditta appaltatrice addetta alla manutenzione ferroviaria ha perso la vita mentre lavorava sul selciato ferroviario.
“Uno dei maggiori problemi – sottolinea il sindacalista – è la mancanza di controlli sia da parte delle autorità competenti sia da parte delle basi appaltanti. Ormai troppo spesso queste tragedie si verificano tra lavoratori di ditte che gestiscono commesse in appalto, le quali, per aggiudicarsi le gare, tendono ad un ribasso massimo dell’offerta e tagliano spesso sulle spese dedicate alla sicurezza”.
“Oggi sono morti due operai, uno ad Allerona e l’altro a Monfalcone – conclude Favetta –, in due contesti diversi ma ugualmente pericolosi, ecco perché con sempre maggiore convinzione l’Ugl porta avanti la campagna #lavorarepervivere lanciata in occasione del 1° Maggio 2018. 1029 morti nel 2017 e un aumento delle stesse del 25% nel 2018 sono intollerabili e impediscono, a questo punto, di considerare la nostra una Nazione civile”.
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