“Anche se siamo ‘vicini’ alla riapertura del confronto per i rinnovi dei contratti pubblici, resta il nodo economico perché le risorse stanziate dal Governo sono irrisorie, a dir poco ridicole”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Augusto Ghinelli, in merito alle dichiarazioni del il presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, aggiungendo che “la spesa per il salario accessorio per quest’anno, non deve superare quella del 2016, come previsto dal decreto Madia, che ha modificato il testo Unico sul pubblico impiego. Si continua ad andare verso un’armonizzazione dei contratti pubblici con quelli privati senza considerare che il dipendente pubblico, per essere tale, deve superare per legge concorsi con esami scritti ed orali. Ci auguriamo che non si voglia arrivare ad eliminare i concorsi pubblici, strumento di garanzia e trasparenza, procedendo ad assunzioni a chiamata diretta”.
“Inoltre – conclude -, si discute ancora sulla previdenza complementare, che nel pubblico non è mai decollata proprio per gli stipendi troppo bassi, anche se si continua a far finta di niente. Basta con gli inutili progetti, che servono solo a prendere tempo e non dichiarare quanto e quando nelle buste paga arriverà il giusto corrispettivo per i quasi otto anni di vacanza contrattuale”.
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