“A meno di due anni di distanza dal terribile  crollo in cui persero la vita 43 persone, l’inaugurazione del  nuovo Ponte di Genova è un passo importante per superare le  ferite di una tragedia che ha sconvolto l’intera opinione pubblica  ma che al contempo ha messo in luce le straordinarie capacità di  resilienza del popolo italiano. La riapertura del ponte è un evento dalla forte valenza simbolica, ma anche la dimostrazione  della validità di un progetto che auspico possa rappresentare un  esempio replicabile altrove. Un precedente virtuoso, dunque, che  è necessario valorizzare come modello per incentivare  l’occupazione e attrarre nuovi investimenti. Mi riferisco alla  possibilità di derogare al codice degli appalti e alla necessità  di superare gli innumerevoli adempimenti burocratici e  procedimenti amministrativi a causa dei quali oltre 700 opere  pubbliche immediatamente cantierabili sono ad oggi bloccate. Per  fare ciò occorre non soltanto la volontà politica ma anche una  visione strategica che punti sul rilancio delle infrastrutture  come volano per favorire la ripresa economica del Paese. In tal  senso mi auguro che il taglio del nastro non si riduca ad una mera  passerella ma rappresenti l’inizio di una nuova fase nella lotta  alla burocrazia per la modernizzazione dell’Italia. Cosi’ Paolo  Capone, segretario generale dell’Ugl.

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