“Sia come organizzazione sindacale sia come federazione UGL Viabilità e Logistica rivendichiamo il Ponte sullo Stretto come nostra battaglia di sempre e in cui abbiamo sempre fortemente creduto che, nel corso della nostra lunga storia, ci ha visto impegnati in dibattiti, convegni, occasioni di riflessione: per questo riteniamo una notizia e un fatto di assoluto valore l’approvazione, avvenuta ieri, da parte del Consiglio dei Ministri del decreto Ponte, confidando anche nella fermezza che il ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dimostrato fin dall’inizio del suo incarico nei confronti di questa opera infrastrutturale fondamentale per il Mezzogiorno e per l’Italia intera, che, per una felice coincidenza, oggi celebra la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.
Lo dichiara il segretario nazionale UGL Viabilità e Logistica, Paola Avella, ricordando come “del Ponte sullo Stretto se ne parli da 60 anni. Un progetto, non una mera visione, di interesse nazionale e europeo, al quale nel corso del tempo hanno contribuito i migliori esperti del mondo e sul quale sono già state spese ingenti risorse e che si è tentato di far naufragare irresponsabilmente nel 2015 con la chiusura della società Ponte Stretto Spa. Quello del governo Meloni e in particolare del ministro Matteo Salvini è stato un atto di coraggio e di civiltà per l’Italia intera sia in termini di crescita economica, di cui vi è soprattutto al Sud, falcidiato dalla desertificazione industriale e da uno spopolamento progressivo, una assoluta necessità, sia in termini di impatto ambientale e di turismo”.
“Altro elemento di soddisfazione – prosegue – è la realizzazione di un Ponte a campata unica, soluzione a cui l’UGL è favorevole, suffragata da studi e consulenze di esperti di altissimo livello, già approvata negli anni ’90. La campata unica dà garanzie sia in termini di sicurezza, perché prevede che i piloni poggino sulle sponde, quindi sulla terraferma, e non su falde attive, dove è maggiore il rischio sismico, sia di navigazione. Non resta che attendere gli sviluppi concreti di un decreto, che può davvero unire e cambiare totalmente in positivo la storia del nostro Paese”, conclude Avella.

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