Apprendo a mezzo stampa le dichiarazioni del ministro Giulia Grillo che stima in oltre 41.000 le assunzioni, di cui 13.700 per le regioni in piano di rientro, relative al recente superamento della quota dell’1,6% come tetto di spesa per le assunzioni nel SSN. Lo dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale Ugl Sanità

 

Come sindacato ci siamo sempre battuti per lo sblocco del turnover  per quanto riguarda la Sanità pubblica, mentre chiediamo a gran voce, per quanto riguarda la sanità privata accreditata, il rinnovo di un contratto che, ci tengo a ribadirlo, è inaccettabilmente fermo da quasi 12 anni. In questa ottica non possiamo che accogliere favorevolmente i passi in avanti che l’attuale governo sta cercando di fare in questa direzione. I numeri, tuttavia, – prosegue il sindacalista – avranno bisogno di un’attenta ed accurata analisi, con una verifica nel tempo degli effetti programmati su carta. L’innalzamento del tetto, infatti, adeguato alla spesa del 2018 in un sistema in cui tutte le regioni potranno aumentare ogni anno le risorse da destinare ai nuovi contratti per medici e infermieri, dovrebbe prevedere per le regioni circa 50 milioni a disposizione in più da destinare alle nuove assunzioni nel 2019 e questo è sicuramente un dato positivo.

 

Quello che ci preme maggiormente, come Organizzazione Sindacale, è il recupero, anche programmatico, di tutti gli operatori sanitari perduti negli ultimi anni a causa dei costanti tagli apportati al SSN dai precedenti governi. Questa lenta ed inesorabile perdita di personale, che ha ridotto gli organici all’osso, obbligando il personale a turni massacranti, abbassando il livello complessivo della qualità dei servizi erogati, deve necessariamente essere invertita. Quello che ci sentiamo di dire – conclude – è che pur condividendo le parole del Ministro della Salute Grillo, secondo la quale:  “Assumere significa finalmente dare la giusta dignità ai lavoratori, assicurare servizi migliori ai cittadini e garantire il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale”, non possiamo che restare vigili e mettere in campo tutti le risorse di cui disponiamo per far si che queste parole vengano trasformate in fatti.

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