6 luglio ore 10:30 – Consiglio Regionale Umbria – piazza Italia 1
Giovedì 6 luglio, alle ore 10:30, a Perugia si svolgerà la decima conferenza programmatica territoriale dell’Ugl, dopo quelle di Genova, Pisa, Cagliari, Bari, Salerno, Enna, Venezia, Torino e Milano. L’evento si terrà presso la Sala della Partecipazione del Consiglio regionale dell’Umbria, in piazza Italia 1.
Come descritto nel documento programmatico, il dibattito si concentrerà sul tema “La società del mezzo lavoro”:
“Il mondo globalizzato non è un mondo per i piccoli: i divari si acuiscono, sia che si tratti del rapporto tra grandi e piccoli imprenditori, che delle differenze di ricchezza tra i pochissimi che all’interno di un Paese sono in grado di utilizzare a proprio vantaggio la liberalizzazione dei mercati ed i moltissimi che invece la subiscono. I primi possono investire ovunque ritengano di realizzare i maggiori profitti. I secondi sono costretti a comprimere fino all’osso il proprio margine di guadagno, se piccoli imprenditori, o il proprio salario, se lavoratori, per resistere alla concorrenza che viene dalle imprese straniere e dai lavoratori di Paesi con basso tenore di vita e scarse, se non assenti, normative sul lavoro.
Occorre individuare normative finalizzate a proteggere le imprese italiane dalla concorrenza straniera e i lavoratori dal pericolo della delocalizzazione dei loro stabilimenti. La protezione di lavoratori e Pmi è lo strumento chiave per attivare politiche in grado di reindustrializzare il Paese e conferire nuova dignità al Lavoro”.
Dopo i saluti del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, interverranno: Gianfranco Chiacchieroni, capogruppo PD – presidente II Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria; Marco Squarta, Consigliere regionale FdI Umbria; Enea Paladino, Consigliere regionale FdI Umbria; Emanuele Prisco, assessore all’Urbanistica, Edilizia privata e Sport del Comune di Perugia; Fiovo Bitti e Valentina Iori, segretari confederali dell’Ugl.
Concluderà i lavori il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.