“Le modifiche apportate al decreto legislativo 175/2016 sulle società a partecipazione pubblica non vanno nella direzione sperata e, spesso, non sono condivisibili”.
Così Augusto Ghinelli, segretario confederale dell’Ugl, al termine dell’audizione presso la V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati sulle società a partecipazione pubblica.
“La filosofia di fondo è che – precisa il sindacalista – si punti più alla promozione della concorrenza e del mercato che alle reali esigenze del personale dipendente e ai servizi erogati al cittadino. Ma – precisa – non tutti i servizi sono altrettanto appetibili se posti sul mercato, in quanto caratterizzati da un costo sociale che il privato non può e non vuole sostenere e che, vista la complessità del Paese, la capacità di attrarre investimenti è fortemente diversificata fra Nord e Sud e fra grandi e piccoli centri urbani”.
“La riduzione dei costi indiretti della politica, che nomina gli amministratori delle società partecipate, non può e non deve ricadere negativamente sui lavoratori e sui cittadini, i quali non sono assolutamente coinvolti in decisioni le cui ricadute possono essere devastanti per il posto di lavoro e per la qualità/quantità dei servizi erogati sul territorio”.
“Proprio in occasione della discussione sull’Atto di governo 297 – conclude Ghinelli – l’Ugl aveva già chiesto l’introduzione di strumenti di partecipazione e di coinvolgimento dei dipendenti nella gestione delle società, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione”.
Seguici e metti un like: