No alle politiche assistenzialistiche

“Abbiamo espresso apprezzamento da parte della Ugl per l’incontro a Palazzo Chigi sul Sud, se la volontà del governo è quella di intervenire con una politica espansiva di contenuto e in netta discontinuità rispetto al passato”. Così il segretario confederale dell’Ugl, Vincenzo Abbrescia, al termine del vertice a Palazzo Chigi tra governo e sindacati con al centro il Mezzogiorno, al quale ha partecipato insieme al dirigente confederale dell’Ugl Fiovo Bitti. “L’Ugl dice ‘no’ alle politiche assistenzialistiche, – ha spiegato il sindacalista – perché il Meridione ha bisogno di interventi per far partire l’economia su un’altra base”. “Aspettiamo che il confronto segua su testi scritti e soprattutto che siano ridefinite: 1) completamento intervento infrastrutturale per strade e ferrovie; 2) investimenti per manutenzione e messa in sicurezza del territorio e edifici pubblici , passando da un piano infrastrutturale energetico , digitale e che intervenga rispetto al dissesto idrogeologico; 3) revisione dei bonus occupazionali, ad oggi ancora insufficienti per una offerta di lavoro più incisiva e politiche di defiscalizzazione per i contratti di secondo livello e gli accordi di produttività; 4) rifinanziamento del credito di imposta per la microimpresa , atteso che l’economia imprenditoriale del meridione poggia su aziende familiari e piccole realtà produttive”. Il segretario confederale dell’Ugl infine ha chiesto “un tavolo di crisi permanente per verificare le vertenze sul Meridione: ex Ilva di Taranto, Almaviva di Palermo, Whirlpool a Napoli, solo per citare alcuni esempi di una serie di aziende che hanno in essere contrazioni economiche e crisi occupazionali”.

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