“Esprimiamo forte perplessità sul decreto legge 91, entrato in vigore a giugno: i provvedimenti con i quali il governo intende risolvere i problemi del Mezzogiorno ci sembrano insufficienti e frammentari”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Giovanni Condorelli, evidenziando come “il Sud abbia bisogno di un solo, univoco piano, e nessun territorio dovrebbe essere escluso da possibili investimenti o eventuali agevolazioni fiscali. Come organizzazione sindacale – spiega – da tempo sosteniamo la necessità di introdurre una fiscalità di vantaggio pluriennale che consenta alle aree svantaggiate di attrarre investimenti, così come lo Stato dovrebbe essere il primo finanziatore di interventi di rilancio infrastrutturale e produttivo”.
“Ancora – aggiunge – bisogna abbattere i tempi della burocrazia, che spesso sono la vera causa di ritardi e di ostacoli nel dare impulsi immediati all’economia e all’occupazione, le cui carenze sono una vera emergenza per il Sud d’Italia”.
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