“Ultimi avvenimenti estremamente preoccupanti”

“Gli ultimi avvenimenti, che hanno interessato i vertici societari di TIM, sono estremamente preoccupanti: è necessario frenare tutte quelle forze centrifughe che vanno verso una frammentazione del più importante asset delle telecomunicazioni del nostro Paese”.
Lo dichiara il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti, sottolineando come “già in passato questa realtà societaria sia stata oggetto di scalate creative con il supporto di certa politica che negli anni ha fatto gli interessi dei poteri forti antinazionali”.
“Noi dell’Ugl Telecomunicazioni non permetteremo – avverte il sindacalista – l’ulteriore saccheggio di questa importante azienda e già il 22 novembre prossimo, in concomitanza con l’incontro al ministero dello Sviluppo Economico, manifesteremo contro i tentativi più o meno occulti di avviare operazioni meramente speculative alle spalle di decine di migliaia di lavoratori dell’azienda e dell’indotto”.
“Telecom Italia ha bisogno di un management forte e di una governance stabile che sappia interagire con le Istituzioni con un progetto reale di sviluppo dell’Azienda. Non ne possiamo più di operazioni finanziarie sulle spalle di Telecom e sulla pelle dei lavoratori. Non si può arrivare ad uno smembramento dell’azienda in tante società satelliti dal destino lavorativo già segnato. Non è accettabile che l’Italia diventi il primo Paese a privarsi del colosso delle telecomunicazioni. Chi approva un simile obiettivo non ha a cuore le sorti dell’Italia e dei suoi lavoratori”.
“Dall’incontro del 22 novembre – conclude Conti – ci aspettiamo l’avvio di un percorso congiunto tra esecutivo e parti sociali per la tutela del patrimonio dell’azienda TIM e di tutto il settore delle telecomunicazioni che, per un Paese come l’Italia da sempre al centro di equilibri geopolitici complessi, assume un’importanza vitale”.

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