Si è tenuta a Cagliari la seconda tappa del tour itinerante per l’Italia promosso dall’UGL con lo slogan “Lavoro è PartecipAzione”, a bordo di un autobus, per promuovere la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Il tour che sta attraversando venti regioni si propone di affrontare il tema della partecipazione declinandolo concretamente nelle singole realtà aziendali, per arrivare alla realizzazione compiuta dell’art. 46 della Costituzione Italiana. Al centro dell’evento, i temi locali e regionali che riguardano l’occupazione, l’economia e il lavoro. La sicurezza sul lavoro, i bassi salari e la maggiore produttività sono questioni cruciali che richiedono l’attiva partecipazione dei lavoratori.
«I dati che emergono dallo studio realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro fotografano un mercato del lavoro in crescita. Le nuove entrate previste per il primo trimestre del 2024, infatti, mostrano un aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Buone notizie, dunque, che tuttavia non devono indurre ad abbassare la guardia». È quanto ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, a margine dell’evento.
«Cagliari si conferma il territorio con la maggiore domanda di lavoro, con oltre la metà delle entrate previste concentrate nel sud dell’Isola. Seguono Sassari, Nuoro e Oristano, a dimostrazione di una crescita diffusa in tutta la regione. Secondo il report le fasce d’età più richieste sono quelle tra 30 e 44 anni e fino a 29 anni. In tal senso, i giovani rappresentano un motore fondamentale per lo sviluppo e il rilancio dell’economia». Per Capone: «È necessario, pertanto, rafforzare le politiche attive del lavoro puntando su programmi di formazione e riqualificazione professionale favorendo la sinergia tra pubblico e privato. In tal senso, la nuova misura di supporto per la formazione e il lavoro prevista dal Governo va incontro alla richiesta di nuove competenze e rappresenta un importante incentivo all’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Si tratta di una decisiva inversione di rotta rispetto alla logica assistenziale del passato su cui si fondava il reddito di cittadinanza. L’UGL – conclude Capone – ritiene prioritario favorire nuove forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese nella prospettiva di incidere maggiormente nelle scelte delle aziende, rafforzare il potere d’acquisto delle retribuzioni e rilanciare la produttività e la crescita del territorio».

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