Il tour nazionale Ugl in occasione della festa dei lavoratori fa tappa all’aeroporto di Fiumicino. La dirigenza sindacale ha incontrato oggi i lavoratori di Alitalia per portare il loro sostegno. “Dopo Messina, Reggio Calabria e le tante tappe fatte fino ad oggi non potevamo mancare questo appuntamento con i lavoratori di Alitalia”, ha spiegato Francesco Alfonsi, dirigente sindacale Ugl sottolineando che “Alitalia è parte della storia del nostro Paese e non possiamo cancellarla”. Il Segretario nazionale del trasporto aereo dell’Ugl ha proseguito esprimendo “vicinanza a tutti i lavoratori di questa vertenza”. “Purtroppo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia siamo tornati ai volumi di traffico di 25 anni fa e qui c’è tutta la tragedia del nostro settore” ha proseguito. “Circa 6000 persone hanno invaso la città di Roma, di fatto occupando il Mise, per chiedere risposte su questa faccenda e siamo riusciti a incontrare il ministro Giorgetti” ha aggiunto il sindacalista.
“Il ministro si è preso l’impegno di convocare in questi giorni un tavolo sistemico su modello Ilva e un altro tavolo su partenza della nuova compagnia di bandiera. Rimaniamo quindi in attesa di nuovi sviluppi”, ha concluso. Prima del termine della conferenza stampa è intervenuto il segretario generale dell’Ugl Francesco Paolo Capone. “Per la crisi economica dovuta alle restrizioni, temiamo in particolare per lva e per Alitalia, oggi siamo qui, nella tredicesima tappa nel nostro tour, per esprimere comunanza ai lavoratori. Queste sono tra le più importanti delle 150 vertenze che giacciono al ministero dello Sviluppo economico” ha spiegato Capone. “Se possiamo portare in piazza le persone, allora portiamo le loro idee, siamo arrivati a metà del tour e a Milano, per l’ultima tappa cercheremo di raccontare le istanze che abbiamo raccolto”, ha proseguito Capone.
“Le preoccupazioni più grandi riguardano anzitutto una campagna vaccinale che doveva a questo punto già essere arrivata a 500mila inoculazioni al giorno, ma ancora non è così”, ha dettagliato il segretario Generale dell’Ugl. “Poi ci sono i problemi economici e il Recovery Plan dovrà tener conto di tutte quelle lavorazioni nel centro sud, soprattutto di infrastrutturazione: dal ponte di Messina alle trasversali che consentirebbero al Tirreno di essere collegato con l’Adriatico sia tra Bari e Napoli che tra Civitavecchia e Pescara – ha aggiunto – .Il terzo elemento è quello di non scordarsi il lavoro come priorità delle priorità. Solo attraverso il lavoro si può rincominciare a produrre ricchezza e valore”.
E su Alitalia ha proseguito presentando la posizione del sindacato: “Il trasporto aereo è un complesso di attività importanti e fondamentali. Mettere all’asta l’handing, la manutenzione e la parte volo non rende giustizia alle esigenza che abbiamo come Paese di avere una compagnia di bandiera con tutte le suoi satelliti funzionanti legati a un’unica dirigenza e unione strategica”. “Va programmato un piano riaperture contestualmente a quello vaccinale”, ha concluso Capone perché “insieme a quello sanitario c’è orami un problema sociale legato al lavoro da affrontare e da risolvere”.

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