Governo intervenga

“I nostri timori sono purtroppo diventati realtà con la decisione  comunicata oggi dal management di Jindal di apprestarsi a ‘chiudere lo stabilimento produttivo di Battipaglia’ dopo averlo indebolito dal punto di vista produttivo. L’Ugl Chimici non resterà a guardare e si impegnerà con tutti i mezzi a disposizione per evitare che ciò accada”.
Lo dichiara il vice segretario nazionale Ugl Chimici, Eliseo Fiorin, il quale sabato scorso con una delegazione di lavoratori e dirigenti sindacali ha partecipato alla manifestazione unitaria svoltasi proprio a Battipaglia per le modalità con cui Jindal sta gestendo Treofan.
Per il sindacalista “non bastano le rassicurazioni contenute nella lettera di Jindal ricevuta oggi nella quale si spiega che l’azienda ‘farà tutto quanto in suo potere per trovare una soluzione socialmente accettabile per tutti i colleghi coinvolti’. In gioco infatti non c’è un singolo stabilimento ma la strategia, da noi più volte evidenziata e con la chiusura di Battipaglia ormai chiaramente dimostrata, di indebolire Treofan con il fine ultimo di spostare le produzioni sia all’estero sia in altri siti fuori dalla sfera Treofan”.
“Jindal si è mostrata completamente sorda anche ai nostri allarmi di carattere sociale, visto che la chiusura del sito di Battipaglia mette in seria difficoltà non solo il territorio stesso ma un’intera economia in cui sono coinvolte anche le fabbriche di Brindisi e di Terni”.
“Ecco perché – conclude Fiorin – chiediamo un intervento del Governo e del Mise in particolare: occorre un’azione sia politica sia sindacale affinché un gruppo come Jindal, impegnatasi con l’Italia con accordi di programma per lo sviluppo produttivo di altri siti, non comprometta indirettamente gli stessi accordi sottoscritti e gli interessi industriali nonché sociali di interi territori e quindi del Paese”.

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