“Per far fronte all’aumento della povertà e del disagio sociale causati dalla pandemia non bastano interventi spot come bonus a pioggia o misure meramente assistenziali. Per rilanciare l’occupazione occorre piuttosto concentrare le risorse  su politiche attive che rimettano in moto il mercato del lavoro attraverso incentivi, taglio del cuneo fiscale e ingenti finanziamenti a fondo perduto alle imprese. Preoccupa in particolare la situazione nel Mezzogiorno in cui alla cronica mancanza di investimenti si somma una pressione fiscale  insostenibile, pari al 47,2%, un livello che, secondo il Rapporto dei Conti pubblici territoriali (Cpt), è addirittura superiore di oltre un punto rispetto al 46,7% del Nord. Auspico che il Governo  passi dalle parole ai fatti e avvii una poderosa riduzione delle  tasse, in tal senso riteniamo che una misura come la ‘Flat tax’  sia ormai irrinunciabile per dare ossigeno alle imprese e per rilanciare i consumi”. Così Paolo Capone, segretario generale  dell’Ugl.

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