“La difesa dell’articolo 18 della legge 300 del 1970 contro il licenziamento illegittimo e l’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese sono temi ineludibili che debbono necessariamente essere posti al centro dell’agenda politica”.
Lo ha dichiarato il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, che, insieme al segretario confederale Valentina Iori, ha partecipato, all’audizione odierna in commissione Lavoro della Camera sui licenziamenti illegittimi.
Per il sindacalista “i principi contenuti nella proposta di legge di iniziativa popolare sono ampiamente condivisibili; vi è, però, una questione di risorse, affinché non rimangano sulla carta il diritto alla formazione, ad avere una indennità in caso di disoccupazione involontaria, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
“Fin dal primo momento, – ha sottolineato in conclusione – l’Ugl è stata fortemente critica su molti contenuti del Jobs Act. Crediamo che sia arrivato il momento di intervenire in maniera decisa, iniziando ad abrogare il contratto a tutele crescenti, i vincoli sulla conversione dei contratti a termine e la nuova disciplina sui controlli a distanza”.

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