«Il tema della riduzione dell’orario di lavoro va assolutamente affrontato, tenendo conto del grave handicap che abbiamo sulla produttività e che dipende da fattori diversi. Fare un intervento imponendo un tetto massimo di ore, rischia di avere pesanti effetti collaterali. Immagino alle difficoltà che avrebbero le piccolissime imprese che già oggi riescono a stare sul mercato con estrema difficoltà. E pensiamo che andare a intaccare la possibilità di utilizzare il lavoro straordinario, possa favorire il nero (o comunque il grigio) sulla voce del reddito dei lavoratori dipendenti».
Lo ha detto Fiovo Bitti, dirigente sindacale di Ugl, durante le audizioni in commissione Lavoro alla Camera sulle proposte di legge (presentate da Pd, M5s e Avs) per favorire la riduzione dell’orario di lavoro.
«La riduzione dell’orario di lavoro è un tema da trattare con estrema delicatezza perché fortemente divisivo. L’obiettivo dovrebbe essere anche quello di rafforzare le nostre piccole e medie imprese. Per questo, servirebbe lasciare più spazio possibile alla contrattazione: molto si gioca sulla qualità delle relazioni industriali», ha aggiunto Bitti.

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