«I dati dell’Ocse sull’occupazione in Italia mostrano negli ultimi mesi una crescita generale. Il trend positivo sul fronte dei contratti è accompagnato da un altro fattore che guardiamo con ottimismo, e cioè quello della crescita del Pil che è stimata dall’Ocse a +0,7% nel 2024 e +1,2% nel 2025. Oggi i cittadini si trovano comunque a fronteggiare le difficoltà legate all’inflazione e alla diminuzione del potere d’acquisto. Condividiamo, per questo motivo, il pacchetto di misure di sostegno varate dal Governo, come la riduzione del costo del lavoro e gli incentivi per le assunzioni, a supporto di giovani e donne, il bonus tredicesima e le agevolazioni contributive per il Sud. L’Ugl auspica, inoltre, la prosecuzione del tavolo di confronto con l’Esecutivo per il rilancio delle politiche industriali e per l’attuazione degli investimenti previsti dal Pnrr. Ribadiamo, in questo senso, l’importanza della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese anche nell’ottica del rafforzamento della contrattazione collettiva e quindi della crescita dei salari. In un contesto di generale crescita, il lavoro povero non può più esistere»
Lo ha dichiarato il segretario generale Ugl, Paolo Capone, in merito ai dati Ocse sul Pil italiano.

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