“L’intesa raggiunta in queste ore al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è una vera e propria boccata d’ossigeno, dopo un anno di estenuante trattativa, per il Porto di Gioia Tauro e per il futuro dei suoi lavoratori, soprattutto per i 380 che rischiavano il licenziamento senza una concreta opportunità di reinserimento”.
Così Pasquale Mennella, segretario nazionale dell’Ugl Mare, dopo la sottoscrizione dell’accordo al Mit.
Il sindacalista che ha partecipato al vertice insieme ai segretari confederali Ermenegildo Rossi ed Ornella Petillo, e Franco Cozzucoli, responsabile Ugl Mare Calabria, ha voluto evidenziare tre passaggi fondamentali dell’intesa.
“In tempi stretti sarà costituita l’agenzia per il lavoro del Porto Gioia Tauro che assorbirà e ricollocherà, per un minimo di tre anni, i 380 esuberi della Mtc – prosegue Mennella – tale operazione congiunta all’istituzione della zona Economica Speciale (Zes) e alla realizzazione del mega bacino di carenaggio”.
“Ciò consentirà – conclude – un riequilibrio economico della Mtc, la ricollocazione dei 380 esuberi e la realizzazione di un mega bacino dedicato alle grandi navi. Tutto questo apporterà sicuramente vantaggi economici e sociali con una conseguente e importante ricaduta occupazionale per lo scalo”.

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