“La notizia del maxi-concorso per l’assunzione di 500 mila nuovi lavoratori pubblici suona più come uno slogan pre-elettorale che come una possibilità di riscatto per l’intero settore”.
Così Augusto Ghinelli, segretario confederale dell’Ugl, esternando tutte le sue perplessità a riguardo “in altri tempi e con altre modalità l’annuncio di un concorso avrebbe suscitato entusiasmo ma, alle condizioni attuali, sembra essere solo una beffa. Mi riferisco – prosegue – alle risorse economiche per i rinnovi contrattuali della Pa, oramai fermi al lontano anno 2009, nelle casse dell’Erario mentre il sottosegretario Rughetti asserisce che nei cassetti del governo c’è qualche miliardo di euro”.
Per il sindacalista “un altro colpo è stato inferto a tutti i lavoratori con la legge Fornero che, ha inchiodato anche i dipendenti pubblici a rimanere in servizio a limiti d’età, fino a ieri impensabili. Il fatto che nei prossimi 3-4 anni vadano in pensione circa 500 mila lavoratori pubblici, è semplicemente il risultato di questa legge iniqua e antisociale, che ha concentrato l’uscita dal lavoro sempre un gradino più in alto”.
“L’auspicio è che ad un concorso non seguano contratti atipici a breve durata”.

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