“Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, non perde occasione per esprimere il suo pensiero, il più delle volte discordante, sulle varie proposte per una riforma pensionistica adeguata alle situazioni lavorative e di genere”.

Così Nazzareno Mollicone dirigente confederale dell’Ugl, in merito al no di Boeri alla riduzione dei requisiti per le lavoratrici madri.

“Le sue apparenti preoccupazioni  – precisa – non trovano forza nella realtà, perché se le donne madri abbandonano prima il lavoro per una meritata pensione potrebbero favorire il ricambio con occupazione giovanile, cosa che è venuta meno con la riforma Fornero”.

“Come pure la distinzione tra donne madri e donne dedicate alla carriera è del tutto capziosa – prosegue il sindacalista –  perché si può essere l’uno e l’altro. Boeri, così dicendo, non considera la necessità, da più parti avanzata, di favorire in qualche modo la natalità in Italia, in preoccupante calo”.

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