“È sconcertante l’insistenza del Governo sull’aggiornamento degli estimi catastali, una riforma che equivale di fatto all’imposizione di una nuova tassa patrimoniale. Come rilevano i dati Istat, l’80% degli italiani possiede una casa di proprietà. Colpire gli immobili significa danneggiare la classe media e bassa del Paese considerato che la legge delega in discussione interessa 39 milioni di persone e 66 milioni di immobili”.
Lo dichiara in una nota Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito alla revisione del catasto contenuta nella delega fiscale. “Aumentare le tasse sul tradizionale bene rifugio degli italiani, con i costi dell’energia alle stelle e un’inflazione record, mentre la pandemia fa ancora paura e alle porte dell’Europa infuria una nuova guerra, è incomprensibile e surreale. A tal proposito, come sindacato Ugl, ci opporremo con tutte le forze all’aumento della pressione fiscale a danno dei contribuenti”, prosegue il sindacalista.
“Auspichiamo, pertanto, che si possa arrivare ad una soluzione di compromesso per una riforma all’insegna dell’equità e della giustizia sociale, a tutela del patrimonio immobiliare e del risparmio degli italiani”, conclude Capone.

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