“Con l’eventuale rialzo delle accise sui carburanti possiamo tranquillamente dire addio a qualsiasi illusione di rianimazione del mercato interno”.
Con queste parole il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, commenta l’ipotesi allo studio dei tecnici del governo tra le misure per l’aggiustamento dei conti dello 0,2% chiesto da Bruxelles all’Italia.
“Oltre a sottolineare la circostanza che ci troviamo di fronte all’ennesimo provvedimento del governo Renzi, dall’Ugl più volte criticato, che necessita di correttivi e aggiustamenti, va evidenziato anche ciò che istituzioni, economisti e burocrati soprattutto di stanza a Bruxelles ancora non hanno capito: quelli che muovono il mercato interno sono persone e famiglie che hanno meno disponibilità economiche ovvero coloro che vivono di stipendio e pensione; continuando ad alzare tasse e tariffe li si induce giustamente a stare fermi e a spendere sempre meno in attesa di tempi migliori. Chissà se mai arriveranno. Il bonus di 80 euro – sottolinea Capone – non ha smosso in maniera significativa il mercati interno perche’ la situazione è molto più grave di ciò che si racconta, ma si fa finta ancora adesso di non capirlo, senza dimenticare il rischio di finire in un procedimento di infrazione per il mancato rispetto della regola del debito. L’impressione – conclude – è che si continui a giocare con la vita e sulla pelle degli altri, nonostante un clima incandescente dovuto sia al contesto internazionale sia all’incessante campagna elettorale italiana. Insomma a tutto si pensa, fuorche’ allo sviluppo”.

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